martedì 20 luglio 2010

I nuovi eroi


«Mangano e' stato il mio eroe: era in carcere, ammalato, invitato a parlare di me e Berlusconi si e' sempre rifiutato. Se si fosse inventato qualsiasi cosa gli avrebbero creduto, ha preferito stare in carcere, morire, che accusare ingiustamente».
Marcello Dell'Utri, 29 giugno 2010



«Vincere per le donne e gli eroi dei nostri giorni come Falcone, Borsellino e Carlo Giuliani. L'eroe ragazzino, ucciso da un carabiniere a Genova, quando una generazione perse l'innocenza e fece i suoi conti con la morte».
Nichi Vendola, 19 luglio 2010

Che i mafiosi fossero eroi già lo sapevamo, oggi abbiamo scoperto che Falcone e Borsellino sono morti con un passamontagna in testa mentre tentavano di uccidere gli uomini della scorta.
Non si finisce mai di imparare.

mercoledì 7 luglio 2010

Libertà di sparlare

Martedì 6 luglio 2010

«Un grande paese democratico ha bisogno di un'informazione forte, libera e autorevole. In un grande paese democratico la libertà di stampa non è mai sufficiente»
Gianfranco Fini, presidente della Camera

"La libertà d’informazione è forse una libertà superiore ad altre costituzionalmente protette e come tale va difesa da ogni tentativo di compressione"
Corrado Calabrò, Presidente dell'Authority per le comunicazioni

Mercoledì 7 luglio 2010

Carissimi lettori de Il Legno Storto, con grandissima amarezza vi annunciamo che in questi giorni il nostro giornale sta correndo il pericolo di essere chiuso.
Negli ultimi tempi, infatti, ben due magistrati, cioè il dr. Luigi Palamara e il dr. Pier Camillo Davigo, ci hanno querelato. Per l'esattezza la Procura di Roma ci ha comunicato (attraverso il quotidiano la Repubblica, divenuto ormai il "postino" e il "megafono" delle procure) che ha aperto un fascicolo per le minacce che noi avremmo formulato con questo articolo nei confronti del dr. Palamara. Sono in corso indagini (siamo stati già chiamati dalla Digos di Milano) che, al momento, non sappiamo come e quando finiranno: ma è facile immaginare il peggio...

Sarà a questa libertà che i prodi difensori si riferivano?