venerdì 8 giugno 2012

Quanto tempo dovrò stare qui?


Giovanni Vantaggiato, l’uomo di 68 anni che ha confessato l’attentato alla scuola di Brindisi, nel quale morì la giovane studentessa Melissa Bassi, è accusato di strage in concorso aggravata da finalità di terrorismo. All’uomo gli investigatori sono giunti grazie alle immagini delle telecamere poste all’esterno del tribunale, situato nei pressi della suola “Morvillo-Borsellino“.
Resta poco chiaro il perché di un simile gesto. Gli investigatori infatti non reputano credibile nessun movente, e le indagini vanno avanti per chiarire i tanti punti oscuri. Giovanni Vantaggiato ha fatto riferimento a problemi economici, forse la delusione per l’esito di un processo per truffa in cui aveva perso 200mila euro.
L’uomo intanto giunto al carcere di Lecce ha domandato: “quanto tempo dovrò stare qui?”. Sul movente continua a non dare risposte ritenute dagli inquirenti, soddisfacenti, limitandosi a dire di avercela con il mondo; e quando gli è stato chiesto perché ha agito di mattina e non di sera: “perché di notte non c’era nessuno”.


Pochi giorni dopo l'attentato, Raffaele Brandi, ritenuto uno dei capi più rappresentativi della frangia brindisina della Sacra Corona Unita, ha avvicinato il caposcorta del pm Milto de Nozza e gli ha comunicato che, non solo la Scu non c’entra, ma che si muove in parallelo alla giustizia.
«Dite al procuratore che se li prendiamo noi gli attentatori, ce li mangiamo vivi, è questo il messaggio», sono le sue parole.

Quanto tempo dovrò stare qui? Poco.