23 anni.
Violentata dopo avere accettato di salire sull'automobile di un uomo. L'ha portata in una casa all'est della città di Jeddah dove è stata aggredita e quindi stuprata da lui e quattro dei suoi amici durante la notte.
Ha in seguito scoperto che era incinta ed ha fatto un tentativo disperato di aborto all'ospedale King Fahd for Armed Forces.
Secondo la Saudi Gazette, ha "alla fine confessato" di avere avuto "rapporti forzati" con i suoi aggressori ed è comparsa dinanzi ad un giudice al Tribunale Distrettuale di Jeddah (Arabia Saudita).
Quest'ultimo ha sentenziato che aveva commesso un adulterio, benché non sia neppure sposata, ed ha ordinato una pena di un anno di prigione.
È ancora incinta e sarà frustata dopo il parto.
(Mille e una donna).
Viva la sharia, viva l'islam
Violentata dopo avere accettato di salire sull'automobile di un uomo. L'ha portata in una casa all'est della città di Jeddah dove è stata aggredita e quindi stuprata da lui e quattro dei suoi amici durante la notte.
Ha in seguito scoperto che era incinta ed ha fatto un tentativo disperato di aborto all'ospedale King Fahd for Armed Forces.
Secondo la Saudi Gazette, ha "alla fine confessato" di avere avuto "rapporti forzati" con i suoi aggressori ed è comparsa dinanzi ad un giudice al Tribunale Distrettuale di Jeddah (Arabia Saudita).
Quest'ultimo ha sentenziato che aveva commesso un adulterio, benché non sia neppure sposata, ed ha ordinato una pena di un anno di prigione.
È ancora incinta e sarà frustata dopo il parto.
(Mille e una donna).
Viva la sharia, viva l'islam
Stavo scrivendo che avevo postato questa notizia, invece ho visto che l'hai presa da me! :-)
RispondiEliminaNotare il cinismo e l'ipocrisia: prima deve partorire e poi le frustate. Sarebbe successo anche a Safiyah ed Amina in Nigeria e come succede sicuramente ad altre donne: prima partorire e svezzare il "figlio della colpa" e poi la lapidazione!