venerdì 2 ottobre 2009

Senza parole

Ha fatto scalpore, a ragione, il servizio delle Iene sulle violenze subite dai bambini in Cambogia per mano di pedofili (occidentali) che con pochi euro comprano, sfruttano e distruggono per sempre l'infanzia a migliaia di poveri angeli innocenti.
(http://www.video.mediaset.it/mplayer.html?sito=iene&data=2009/09/22&id=5332&from=iene)
Nel 2008 la Cambogia è stato il secondo paese più corrotto del Sud-Est Asiatico, superato solo dal Myanmar, penultimo.
Secondo l'Unicef la Cambogia è uno dei paesi con i peggiori problemi di traffico di bambini al mondo.
Solo nella capitale Phnom Penh le organizzazioni umanitarie hanno contato 23 mila bambini che vivono in strada, nell'intero paese invece vi sono circa 380 mila orfani i cui parenti non possono mantenere.
Detto in altri termini, la Cambogia è terzo mondo.

«Giulio è uno splendido bambino. Io purtroppo non ho figli, ma se ne avessi uno vorrei tanto che fosse come Giulio. Bello, simpatico e allegro come lui. Mi piacerebbe frequentarlo, vorrei giocare con lui, se possibile trascorrere del tempo in sua compagnia. Mi piacciono i bambini, mi piace la loro compagnia. Giulio è un ragazzino fantastico».
Parole dolci, quelle pronunciate dal pedofilo. Parole al miele che alla fine hanno convinto il padre del ragazzino a fidarsi di quell’estraneo conosciuto al parco.
È così che sono cominciati gli incontri tra Giulio e il pedofilo. Pedofilo che all’inizio è riuscito a convincere il dodicenne ad accarezzarlo nelle parti intime in cambio di 5 euro: «Così potrai comprarti quello che vuoi, l’importante è che tu non dica nulla a mamma e papà. È il nostro segreto». Poi il gioco si è fatto via via più duro, difficile. Complicato e impegnativo. Sempre più a luci rosse. All’uomo le carezze non bastavano più, cercava e voleva qualcosa di diverso. «Ti do 10 euro se in cambio mi dai un bacio dove dico io». Giulio è stato costretto a un rapporto orale, ma non ha retto. Quando è rientrato in casa è scoppiato in lacrime e ha raccontato tutto ai genitori. È scattata la denuncia nei confronti del trentunenne torinese, arrestato poi dagli uomini della squadra mobile, coordinati nell’indagine dal magistrato delle fasce deboli Alessandro Sutera Sardo.
Per il piccolo Giulio è stata la fine di un incubo terribile.
Per il pedofilo la condanna per violenza sessuale nei confronti di minore e induzione alla prostituzione.
La pena? 2 anni e 4 mesi.

Come si è arrivati a "tanto"?

«Non è facile affrontare un tema come quello della pedofilia, cioè del diritto dei bambini ad avere una loro sessualità, ad avere rapporti tra loro o con gli adulti e trattarne con chi la sessualità l'ha vista sempre in funzione della famiglia e della procreazione».
Nichi Vendola, leader di Sinistra e Libertà.
Forse non hai letto bene: diritto dei bambini ad avere una loro sessualità, ad avere rapporti tra loro o con gli adulti.
Dico a te, bigotto troglodita abituato a vedere la sessualità in funzione della famiglia e della procreazione: solo un comunista di merda?

Daniele Capezzone, al tempo segretario dei Radicali:
«La pedofilia, al pari di qualunque orientamento e preferenza sessuale, non può essere considerata un reato».
Oggi è il portavoce del Popolo della Libertà.

A scuola mi hanno insegnato che italia si scrive con la i maiuscola.
Ho imparato che "italia paese di Merda" va scritto con la M maiuscola.

2 commenti:

  1. A proposito di questo, consiglio il libro "Il silenzio dell'innocenza" (Ed. Corbaccio, 2006) di Somaly Mam. Per stomaci molto, molto forti!

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  2. Complimenti per il post. Sono perfettamente d'accordo.Anch'io ti ho messo tra i blog preferiti
    Saluti

    Irene

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