venerdì 4 dicembre 2009

Wind of CHANGE



"Come comandante in campo, ho deciso di inviare altri 30mila soldati in Afghanistan nel vitale interesse della nostra nazione. (...) Sono convinto che la nostra sicurezza è a rischio in Afghanistan e Pakistan. Quello è l'epicentro dell'estremismo violento praticato da Al Qaeda. E' da laggiù che noi siamo stati attaccati l'11 settembre ed da laggiù che, mentre parlo, nuovi attacchi vengono pianificati".

Obama ha detto quello che avrebbe detto Bush. Il discorso pronunciato a West Point dal premio Nobel per la pace poteva essere benissimo pronunciato dal presidente guerrafondaio che lo ha preceduto. Stesse parole, stessi concetti, stessa visione politica, stessa propaganda basata su falsità.
Il presidente Barack, dopo aver già raddoppiato nel giro di un anno il numero dei soldati Usa schierati in Afghanistan (erano 32mila quando arrivò alla Casa Bianca, sono 68mila oggi), ora manda al fronte altri 30mila giovani americani, li manda a uccidere e morire.
(http://it.peacereporter.net)

Obama ha deciso di consolidare con altri 30 mila soldati in soli sei mesi la presenza americana in Afghanistan, e senza ancora che la stampa europea se ne stia accorgendo, sta finendo mani e piedi anche dentro le sabbie mobili somale, con una strategia per il corno d'Africa perlomeno discutibile. Curioso che tutto questo sia deciso da uno che ha vinto anche il premio Nobel per la Pace.
(Roberto Cotroneo, L'Unità)

"Mi sento male per il presidente, ma peggio per i soldati che andranno a morire. Sono triste per le loro famiglie e i loro amici che non li vedranno più tornare a casa. Se Obama non cambia idea sarà il suo Vietnam. Molti americani ormai si chiedono perché siamo lì, e perché mandiamo a morire altri ragazzi. Obama ha appena detto che siamo lì perché siamo stati aggrediti dall'Afghanistan. Ma io non penso che le cose stanno così: quindici dei diciannove terroristi dell'11 settembre erano sauditi e nessuno di loro era afgano. E' folle. La guerra in Afghanistan sta durando il doppio della seconda guerra mondiale: ma noi in quegli anni sconfiggemmo Hitler e Mussolini, mentre ora, nel doppio del tempo, non siamo nemmeno riusciti a trovare Osama Bin Laden..."
(Michael Moore, figura simbolo della sinistra americana)

Il mondo è cambiato, mai più lacrime per guerre ingiuste...

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