Era il 1998 quando Rifondazione Comunista si spaccò sull'appoggio al governo Prodi. Fausto Bertinotti era per andarsene, Armando Cossutta per restare. Il primo effettivamente se ne andò, il secondo fondò il Pdci che tenne in piedi l'esecutivo.
Dodici anni dopo è ufficiale: Rifondazione Comunista si riunisce con gli ex cossuttiani che fondarono il Pdci. Di nuovo insieme sotto un nuovo tetto, quello della Federazione della Sinistra. Con loro, le associazioni Socialismo 2000 di Cesare Salvi e Lavoro e Solidarietà di Gianpaolo Patta.
Le parole d'ordine sono no al federalismo, politiche fiscali che "spostino i carichi dal lavoro ai guadagni di capitale e alle rendite", una "legislazione del lavoro che contrasti la precarietà", il riconoscimento del "matrimonio tra persone dello stesso sesso", l'"uscita dalla Nato, il ritiro unilaterale dall'Afghanistan e la chiusura delle basi militari straniere in Italia".
Tutte proposte nuove.
Il simbolo della Federazione è stato ritoccato, immancabili falce e martello. Sul web centinaia i commenti dei militanti. In quasi tutti resta, quasi ostinatamente, il legame identitario con la parola "comunista" e con un passato ingombrante: "Rivogliamo il Pci".
Se si vota a marzo la Federazione della Sinistra potrebbe entrare nel nuovo Ulivo prefigurato da Pierluigi Bersani a meno che il Pd non si sposti verso il centro della premiata ditta Fini-Casini-Rutelli.
Dodici anni dopo si ritorna al 1998: sembra il gioco dell'oca.
Dodici anni dopo è ufficiale: Rifondazione Comunista si riunisce con gli ex cossuttiani che fondarono il Pdci. Di nuovo insieme sotto un nuovo tetto, quello della Federazione della Sinistra. Con loro, le associazioni Socialismo 2000 di Cesare Salvi e Lavoro e Solidarietà di Gianpaolo Patta.
Le parole d'ordine sono no al federalismo, politiche fiscali che "spostino i carichi dal lavoro ai guadagni di capitale e alle rendite", una "legislazione del lavoro che contrasti la precarietà", il riconoscimento del "matrimonio tra persone dello stesso sesso", l'"uscita dalla Nato, il ritiro unilaterale dall'Afghanistan e la chiusura delle basi militari straniere in Italia".
Tutte proposte nuove.
Il simbolo della Federazione è stato ritoccato, immancabili falce e martello. Sul web centinaia i commenti dei militanti. In quasi tutti resta, quasi ostinatamente, il legame identitario con la parola "comunista" e con un passato ingombrante: "Rivogliamo il Pci".
Se si vota a marzo la Federazione della Sinistra potrebbe entrare nel nuovo Ulivo prefigurato da Pierluigi Bersani a meno che il Pd non si sposti verso il centro della premiata ditta Fini-Casini-Rutelli.
Dodici anni dopo si ritorna al 1998: sembra il gioco dell'oca.