martedì 2 novembre 2010

6 anni fa

Il regista Theo van Gogh, 47 anni e nipote del grande pittore, veniva ucciso ad Amsterdam.
Van Gogh aveva ricevuto minacce di morte da estremisti islamici dopo che la tv aveva trasmesso il suo film «Submission» sul corano e sulla violenza contro le donne nella società islamica.
Aveva realizzato il film con l'olandese Ayaan Hirsi Ali, una rifugiata somala impegnata in politica che ha ottenuto la cittadinanza olandese dopo essere sfuggita ad un matrimonio combinato 12 anni prima. La donna è sotto la protezione della polizia dopo aver ricevuto minacce di morte a seguito della trasmissione del filmato sulla tv nazionale olandese.


Il suo assassino, in possesso di doppia cittadinanza marocchina e olandese, gli sparò otto colpi di pistola e successivamente gli tagliò la gola in pieno centro di Amsterdam per eseguire una fatwa legata alla pubblicazione del suo cortometraggio.
La sua colpa? Aver detto la verità. Da uomo libero in un paese libero.

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