venerdì 6 maggio 2011

Le dieci regole

In una stanza di 50 metri quadrati ci possono stare anche 30 o 40 detenuti. Il giorno inizia alle 4 di mattina con un primo turno di lavoro fino alle 7. Dalle 7 alle 8 si fa colazione con 200g di misera farina di grano malamente preparata. Poi inizia il turno dalle 9 alle 12, quindi pranzo fino alle 13. Poi ancora lavoro dalle 13 alle 20-21. Dalle 21 alle 23 c’è la lezione obbligatoria di ideologia del regime. Se non memorizziamo tutte le dieci regole etiche che ci vengono dette non avremo il permesso per dormire. Funziona così tutti i giorni.
I duecento grammi di farina di grano vengono dati soltanto se il detenuto finisce tutto il lavoro che gli è stato assegnato. A ogni detenuto viene assegnato un pezzo di terra di circa 1157mq: se finisci solo metà del lavoro, allora riceverai solo metà del cibo. Capita spesso di vedere persone morire. Francamente, a differenza di quello che accade in una società normale, quando qualcuno muore ci sentiamo sollevati e non tristi perché se seppellisci un morto ti danno una razione di cibo in più. Io mi occupavo spesso di seppellire i cadaveri. Una volta un ufficiale mi chiese di seppellirne diversi e dopo avere ricevuto cibo in più mi sentii felice.
Racconto di ex detenuto del campo di prigionia di Yodok, Corea del Nord.

Secondo Amnesty International tra il 1991 e il 2001 il 40 percento dei detenuti deceduti a Yodok sono morti per malnutrizione.
La foto della famiglia Oh scattata nel 1991 a Yoduk, l’unica che sia mai stata diffusa dall’interno di un campo di prigionia nordcoreano

Questa è la Corea del Nord nel 2011.

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