giovedì 10 giugno 2010

I riformisti

Il Partito Democratico è la più grande forza politica riformista del Paese...

«Visto da dentro è un inferno: non è che manchino le intenzioni o i buoni progetti, ma l'architettura costituzionale rende difficilissimo trasformare progetti in leggi concrete.
Poi ci sono i tempi della burocrazia, della giustizia civile e penale: lo Stato si è sviluppato in maniera eccessiva e prende a noi cittadini il 50% di ciò che produciamo e dà molto di meno in termini di servizi».
Silvio Berlusconi, intervenendo all'assemblea della Confartigianato.

«Berlusconi devi smetterla di attaccare la Costituzione.
Hai giurato sulla Costituzione: se non ti piace, vai a casa».
Pier Luigi Bersani, segretario della più grande forza riformista del Paese.




«La Finanziaria deve restare così».
Tiene stretti i cordoni della borsa il ministro Giulio Tremonti al termine della riunione dell'Ecofin a Lussemburgo, dove i ministri dell'Economia Ue hanno considerato giusta la manovra italiana, come quantità e tempi, ed efficace come quelle di Germania e Francia.
Il pacchetto anti-deficit, che mira ad evitare che il debito sovrano dell'Italia sia investito dalla speculazione come accaduto alla Grecia, prevede il congelamento dei salari dei dipendenti dello Stato per tre anni, un taglio lineare del 10% nelle spese dei ministeri, la riduzione delle finestre per il pensionamento e una sforbiciata negli stipendi più alti dei dirigenti pubblici e dei parlamentari.

"Per un'altra politica economica, per la crescita e il lavoro contro una manovra ingiusta e sbagliata, per dare voce a tutti i protagonisti colpiti dalle scelte del governo", il segretario del Partito democratico, Pierluigi Bersani, ha annunciato una manifestazione nazionale contro la manovra.

Tutti i protagonisti colpiti dalle scelte del governo: a chi si riferisce?
Agli onorevoli parlamentari? Oppure ai parassiti della pubblica amministrazione?
Se questi sono i più grandi riformisti del paese, siamo messi male.


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