"Vediamo adesso nel crollo delle grandi banche che i soldi svaniscono, sono niente, e tutte queste cose che sembrano vere in realtà sono di secondo ordine".
Lo ricordi chi "costruisce solo sulle cose visibili, come il successo, la carriera, i soldi".
Lo ha detto il Papa, parlando a braccio, in apertura dei lavori del sinodo dei vescovi sulla Bibbia. "Solo la parola di Dio - ha detto - è una realtà solida".
La Città del Vaticano si estende su 44 ettari di terreno. Ha 911 residenti di cui 532 cittadini, il cui reddito pro-capite ammonta a 407.095 euro. Non produce beni e i suoi servizi sono per lo più gratuiti. La sua economia (con i suoi profitti) si basa sugli investimenti, mobili e immobili, sul patrimonio esistente, le rendite e sulle rimesse delle diocesi sparse nel mondo; sono 4.649 riunite in 110 Conferenze Episcopali. Il bilancio di tutto questo è tenuto dall'Apsa (Amministrazione patrimonio sede apostolica) e la Prefettura per gli Affari economici lo controlla.
A quest'ultima è anche demandato il compito di controllare i bilanci dello Ior (l'Istituto per le opere religiose), la banca Vaticana. Ogni diocesi inoltre gestisce un patrimonio a sé. Fatto di immobili, titoli e offerte dei fedeli.
Oggi lo Ior amministra un patrimonio stimato di 5 miliardi di euro e funziona come un fondo chiuso. In pratica, ha rendimenti da hedge fund, visto che ai suoi clienti garantisce interessi medi annui superiori al 12%. Anche per depositi di lieve consistenza. Un esempio? La Jcma, un’associazione di medici cattolici giapponesi, nel 1998 ha depositato 35mila dollari presso la banca vaticana. A 4 anni di distanza si è ritrovata sul conto quasi 55mila dollari: il 56% in più. E se i clienti guadagnano il 12% medio annuo, vuol dire che i fondi dell’Istituto rendono ancora di più. Quanto, però, non è dato saperlo.
Quindi lo Ior investe bene. Secondo un rapporto del giugno 2002 del Dipartimento del Tesoro americano, basato su stime della Fed, solo in titoli Usa il Vaticano ha 298milioni di dollari: 195 in azioni, 102 in obbligazioni a lungo termine (49milioni in bond societari, 36milioni in emissioni delle agenzie governative e 17milioni in titoli governativi) più 1 milione di euro in obbligazioni a breve del Tesoro.
Basta un esempio per capire dove i segreti vengono conservati: le Isole Cayman, il paradiso fiscale caraibico, spiritualmente guidato dal cardinale Adam Joseph Maida che, tra l’altro, siede nel collegio di vigilanza dello Ior. Le Cayman sono state sottratte al controllo della diocesi giamaicana di Kingston per essere proclamate Missio sui iuris, alle dipendenze dirette del Vaticano.
I soldi svaniscono, ma i Val€uri cattolici si moltiplicano, anche in tempi di crisi.
Lo ricordi chi "costruisce solo sulle cose visibili, come il successo, la carriera, i soldi".
Lo ha detto il Papa, parlando a braccio, in apertura dei lavori del sinodo dei vescovi sulla Bibbia. "Solo la parola di Dio - ha detto - è una realtà solida".
La Città del Vaticano si estende su 44 ettari di terreno. Ha 911 residenti di cui 532 cittadini, il cui reddito pro-capite ammonta a 407.095 euro. Non produce beni e i suoi servizi sono per lo più gratuiti. La sua economia (con i suoi profitti) si basa sugli investimenti, mobili e immobili, sul patrimonio esistente, le rendite e sulle rimesse delle diocesi sparse nel mondo; sono 4.649 riunite in 110 Conferenze Episcopali. Il bilancio di tutto questo è tenuto dall'Apsa (Amministrazione patrimonio sede apostolica) e la Prefettura per gli Affari economici lo controlla.
A quest'ultima è anche demandato il compito di controllare i bilanci dello Ior (l'Istituto per le opere religiose), la banca Vaticana. Ogni diocesi inoltre gestisce un patrimonio a sé. Fatto di immobili, titoli e offerte dei fedeli.
Oggi lo Ior amministra un patrimonio stimato di 5 miliardi di euro e funziona come un fondo chiuso. In pratica, ha rendimenti da hedge fund, visto che ai suoi clienti garantisce interessi medi annui superiori al 12%. Anche per depositi di lieve consistenza. Un esempio? La Jcma, un’associazione di medici cattolici giapponesi, nel 1998 ha depositato 35mila dollari presso la banca vaticana. A 4 anni di distanza si è ritrovata sul conto quasi 55mila dollari: il 56% in più. E se i clienti guadagnano il 12% medio annuo, vuol dire che i fondi dell’Istituto rendono ancora di più. Quanto, però, non è dato saperlo.
Quindi lo Ior investe bene. Secondo un rapporto del giugno 2002 del Dipartimento del Tesoro americano, basato su stime della Fed, solo in titoli Usa il Vaticano ha 298milioni di dollari: 195 in azioni, 102 in obbligazioni a lungo termine (49milioni in bond societari, 36milioni in emissioni delle agenzie governative e 17milioni in titoli governativi) più 1 milione di euro in obbligazioni a breve del Tesoro.
Basta un esempio per capire dove i segreti vengono conservati: le Isole Cayman, il paradiso fiscale caraibico, spiritualmente guidato dal cardinale Adam Joseph Maida che, tra l’altro, siede nel collegio di vigilanza dello Ior. Le Cayman sono state sottratte al controllo della diocesi giamaicana di Kingston per essere proclamate Missio sui iuris, alle dipendenze dirette del Vaticano.
I soldi svaniscono, ma i Val€uri cattolici si moltiplicano, anche in tempi di crisi.
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