URSS 20 milioni
Cina 65 milioni
Vietnam 1 milione
Corea del Nord 2 milioni
Cambogia 2 milioni
Europa dell'est 1 milione
America latina 150 mila
Africa 1,7 milioni
Afghanistan 1,5 milioni
Movimento comunista internazionale e partiti comunisti non al potere 10 mila.
Poco meno di 95 milioni.
Di morti.
Come?
Gulag, Laogai, killing fields, Foibe e chissà quali e quanti altri luoghi e forme di terrore.
A quale scopo?
"La creazione di una società in cui sia abolita la proprietà privata dei mezzi di produzione e la distribuzione dei beni sia attuata in funzione dei bisogni di ciascun membro della società.
La vera risoluzione dell'antagonismo tra la natura e l'uomo, tra l'uomo e l'uomo, la vera risoluzione della contesa tra l'esistenza e l'essenza, tra l'oggettivazione e l'autoaffermazione, tra la libertà e la necessità, tra l'individuo e la specie. È la soluzione dell'enigma della storia, ed è consapevole di essere questa soluzione.
Chiamiamo comunismo il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente".
(Karl Marx e Friedrich Engels).
In paesi come la Cina, la Corea del Nord, Cuba ancora oggi si è convinti di aver trovato la soluzione dell'enigma della storia.
E in Italia? Claudio Grassi, numero due di Rifondazione Comunista:
"La crisi si è manifestata in modo forte, violento. Dalla borsa alla finanza si è trasferita all'economia reale. I dati Istat, fonte ufficiale, parlano chiaro. Cresce la cassa integrazione, diminuisce l'occupazione, diminuisce la produzione industriale, sono sempre di più coloro che non arrivano alla fine del mese, più del cinque per cento della popolazione ha denunciato una insufficienza di risorse per acquistare cibo.
La sinistra alternativa a partire da Rifondazione ha preso iniziative in controtendenza come la manifestazione dell'11 ottobre.
Dobbiamo andare avanti con le lotte, individuare problemi, avanzare proposte per reperire risorse, partire dai bisogni delle fasce più deboli, dei lavoratori, dei salariati, dei pensionati, dei giovani, delineare un programma per uscire dalla crisi in modo nuovo, alternativo appunto.
Il bisogno di comunismo è oggi più che mai attuale".
Non ci facciamo mancare niente.
Cina 65 milioni
Vietnam 1 milione
Corea del Nord 2 milioni
Cambogia 2 milioni
Europa dell'est 1 milione
America latina 150 mila
Africa 1,7 milioni
Afghanistan 1,5 milioni
Movimento comunista internazionale e partiti comunisti non al potere 10 mila.
Poco meno di 95 milioni.
Di morti.
Come?
Gulag, Laogai, killing fields, Foibe e chissà quali e quanti altri luoghi e forme di terrore.
A quale scopo?
"La creazione di una società in cui sia abolita la proprietà privata dei mezzi di produzione e la distribuzione dei beni sia attuata in funzione dei bisogni di ciascun membro della società.
La vera risoluzione dell'antagonismo tra la natura e l'uomo, tra l'uomo e l'uomo, la vera risoluzione della contesa tra l'esistenza e l'essenza, tra l'oggettivazione e l'autoaffermazione, tra la libertà e la necessità, tra l'individuo e la specie. È la soluzione dell'enigma della storia, ed è consapevole di essere questa soluzione.
Chiamiamo comunismo il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente".
(Karl Marx e Friedrich Engels).
In paesi come la Cina, la Corea del Nord, Cuba ancora oggi si è convinti di aver trovato la soluzione dell'enigma della storia.
E in Italia? Claudio Grassi, numero due di Rifondazione Comunista:
"La crisi si è manifestata in modo forte, violento. Dalla borsa alla finanza si è trasferita all'economia reale. I dati Istat, fonte ufficiale, parlano chiaro. Cresce la cassa integrazione, diminuisce l'occupazione, diminuisce la produzione industriale, sono sempre di più coloro che non arrivano alla fine del mese, più del cinque per cento della popolazione ha denunciato una insufficienza di risorse per acquistare cibo.
La sinistra alternativa a partire da Rifondazione ha preso iniziative in controtendenza come la manifestazione dell'11 ottobre.
Dobbiamo andare avanti con le lotte, individuare problemi, avanzare proposte per reperire risorse, partire dai bisogni delle fasce più deboli, dei lavoratori, dei salariati, dei pensionati, dei giovani, delineare un programma per uscire dalla crisi in modo nuovo, alternativo appunto.
Il bisogno di comunismo è oggi più che mai attuale".
Non ci facciamo mancare niente.
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